Incisioni, disegni e dipinti, tracce di un passato affascinante ed eterno, testimonianze di una cultura che trova le sue origini nelle grotte della Preistoria, di una terra scoperta dall’uomo ben 80 mila anni fa. È percorrendo molto indietro la linea del tempo che affonda le radici il fascino del Salento, territorio in cui la meraviglia della natura incontra la seduzione della cultura, il carattere delle antiche tradizioni tramandate si sublima nella capacità moderna di custodirlo e di valorizzarlo.
Un lembo di terra tra due mari, lo Ionio e l’Adriatico, il Salento è caratteristico anche per le sue due coste, che regalano paesaggi da mozzare il fiato, in cui le alte scogliere rocciose cedono il passo a spiagge lunghe dorate o a piccole insenature sabbiose. A susseguirsi da un capo all’altro delle due coste sono meraviglie della natura, un mare così limpido e trasparente da privare di parole, albe e tramonti che alcuna fotografia può raccontare con la stessa intensità.
Le coste del Salento sono l’emozionante poesia scritta dalla natura.
A partire dal nord della costa ionica, puoi incontrare le spiagge bianche di Sant’Isidoro, di Torre Lapillo, di Porto Cesareo e di Punta Prosciutto, la meravigliosa baia di Torre Uluzzo, l’incantevole Parco Naturale di Porto Selvaggio e la Palude del Capitano, poi Santa Caterina, Santa Maria al Bagno, Lido Conchiglie, Rivabella, il parco naturale dell’isola di Sant’Andrea e la magia di Gallipoli, la Città Bella, una perla nel Salento. Continuando il nostro viaggio per le coste salentine, incontriamo poi lo spettacolo di Punta Pizzo, Mancaversa, Torre Suda, Posto Rosso, Capilungo, Torre San Giovanni con le su spiagge lunghe e larghe, Torre Mozza, Lido Marini e Torre Pali. Qui poi potrai incontrare il paradiso di Pescoluse, Posto Vecchio, Torre Vado, San Gregorio e Santa Maria di Leuca, la punta più a sud, una meraviglia di rara bellezza.
Da qui in poi comincia la costa adriatica del Salento, con la bellissima piscina naturale di Marina Serra, Tricase Porto, l’affascinante Castro Marina e la Grotta della Zinzulusa, Santa Cesarea Terme, Porto Badisco e la poesia di Otranto, il punto più a est d’Italia, lì dove per primo sorge il sole regalando spettacoli unici.
Poco più in là le splendide Marine di Melendugno: Torre dell’Orso, Roca Vecchia, la Grotta della Poesia e Sant’Andrea, poi ancora San Cataldo, Torre Chianca e Torre Rinalda.
Il nostro consiglio? Zainetto in spalla, viaggia con la voglia di avventurarti per le coste del Salento.
Affascinanti per la ricchezza della loro storia, la potenza espressiva degli edifici, delle chiese, dei palazzi e delle antiche abitazioni, sono anche i centri storici del Salento, per le cui strade puoi sentire l’anima della cultura passata, puoi respirarne il profumo e goderne delle meraviglie.
Lecce è sicuramente una tappa obbligata per chi viene in visita nel Salento. Ti conquisterà con la sua arte barocca, la raffinatezza degli antichi palazzi signorili, la magia dell’anfiteatro Romano, le chiese così riccamente decorate, le viuzze che si intersecano e si districano articolando un centro storico che ti stupirà.
Da ammirare sono anche il meraviglioso centro storico di Gallipoli, quello di Specchia, ricco di antiche costruzioni e di frantoi ipogei, di Otranto, di Patù, di Castro e dei tanti paesini che si susseguono nell’entroterra: Morciano di Leuca, Corigliano d’Otranto con il suo castello, Maglie, Galatina, Matino, Parabita, per citarne alcuni.
Abitato fin dal Paleolitico Medio, il Salento conserva tracce dell’uomo di Neanderthal nei dolmen e nei menhir che le campagne ancora oggi custodiscono, nelle sue antiche grotte, alcune di mare altre di terra, quasi tutte ancora oggi visitabili. A custodire queste antiche testimonianze sono, tra le altre, la Grotta Romanelli sita a Castro assieme alla meravigliosa Grotta della Zinzulusa; la Grotta della Poesia a Roca Vecchia (nelle marine di Melendugno); la Grotta del Cavallo nella Baia di Torre Uluzzo (marina di Nardò); la Grotta dei Cervi a Porto Badisco; la Grotta delle Tre Porte e la Grotta del Diavolo a Santa Maria di Leuca. E poi ci sono le grotte dell’entroterra: Grotta Sant’Ermete a Matino, Grotta delle Veneri a Parabita, Grotta Montani e Grotta Febbraro a Salve.
Ad abitare il Salento furono poi i Messapi, che costituirono una unione di sedici città rivaleggianti con Taranto. Questo favorì la dominazione del Salento da parte dei Romani, che si resero protagonisti di una ricca fioritura di centri urbani, dell’importante rinnovo delle infrastrutture e della costruzione di importanti opere pubbliche. Furono poi i Longobardi e i Bizantini, attratti dalle fortunate posizioni del porto di Brindisi e del porto di Otranto, a occupare il Salento nell’Alto Medioevo. Questi due antichi popoli si spartirono, per così dire, il Salento e fu proprio in questo periodo che a sud del territorio nacque la Grecìa Salentina, che ancora oggi, nella lingua, nella tradizione e nella cultura, racconta della storica penetrazione dei Greci.
Se nel IX secolo a dominare furono i Bizantini, che avevano sconfitto i Longobardi, nell’anno 1000 a impadronirsi del Salento furono prima i Normanni e poi gli Svevi, fino a che nel 1200 circa si impose la dominazione degli Angioini, in continua lotta con gli Aragonesi. Fu proprio sotto il dominio degli Aragonesi che il Salento visse il periodo più buio della sua storia, continuamente invaso e minacciato dai nemici. Il culmine di tale oscurità si ebbe nel 1480, quando i Turchi approdarono a Otranto e saccheggiarono l’intero Salento (la Baia dei Turchi, che prese il nome proprio da quest’avvenimento) è oggi una meravigliosa insenatura da osservare).
In questi anni furono costruite le affascinanti torri costiere, fortificazioni erette proprio per difendere il Salento dalle incursioni nemiche. Alcune di queste sono andate in tutto o in parte distrutte, mentre altre sono ancora oggi intatte o quasi. Tra le torri costiere da visitare, erette sulle coste a picco sul mare, Torre Colimena, Torre Uluzzo, Torre Santa Caterina, Torre dell’Alto, Torre Inserraglio, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Torre Sant’Isidoro.
Nel Settecento fu la volta dei Borboni, che curarono le vie della comunicazione, realizzando nuove strade e porti efficienti. Ulteriore sviluppo fu conosciuto dal Salento durante il fascismo, mentre il dopoguerra fu segnato dal desolante fenomeno dell’emigrazione nel Nord dell’Italia.
La storia è la madre della cultura e delle tradizioni del Salento, ma anche delle architetture delle cittadine e dei centri storici intrisi di vita, dei meravigliosi paesaggi salentini, ricchi di costruzioni, di natura e lambiti da un mare sempre così limpido e cristallino da sembrare un sogno.
A conquistarti nel Salento sarà anche la sua cucina tradizionale, piatti dai sapori unici preparati da sapienti mani artigiane.
Cosa potrà deliziarti nel tuo viaggio alla scoperta del Salento? Sicuramente il tipico pasticciotto salentino, una pasta frolla ripiena di crema pasticcera; il rustico, una sfoglia tondeggiante piena di besciamella, sugo e mozzarella; il calzone fritto, la deliziosa puccia, un pane cotto al forno. E, ancora, la frisa, un pane biscottato da condire con pomodoro, olio, sale e origano nella sua versione tradizionale; la parmigiana di melanzane fritte; il polpo alla pignata (che è l’antico recipiente in terracotta in cui viene cucinato).
E come non lasciarti sedurre dal gusto della cupeta, una tavoletta di mandorle ricoperte di caramello? E poi ancora c’è lo spumone, ci sono i mustazzoli, ovvero dei biscotti al cioccolato aromatizzati alla cannella; ci sono i panzerotti, gustose crocchette di patate; c’è la pitta, lo sformato di patate condito con tonno, pomodoro e formaggio. E la poesia per il palato che solo la pasta artigianale può regalare. Orecchiette, minchiareddhi, maritati, sagne ‘ncannulate e la tria cu li ciciri, ovvero pasta fatta in casa condita con i ceci e della pasta fritta condita con l’ottimo olio extravergine di oliva prodotto dalle campagne salentine. E il buon vino? Come scordare il buon vino del Salento?
Insomma, il Salento è un’avventura tutta da vivere, un’avventura di gusto, di arte, di storia, di cultura, di tradizione e di natura.
Buon viaggio a te!